Non esistono più le mezze stagioni. Sono passato dal freddo inverno della serra, quando ero tutto solo, a temperature africane! Che scaldino per farmi sentire a casa? Io il clima tropicale manco me lo ricordo più.. sono ggiovane!
Ieri ho fatto strasloco dal grande tavolo di legno ad una scrivania tutta in vetro. Perché? E mo’ te spiego: fino a ieri stavo vicino ad un ragazzo sulla ventina, tutto strano, che mi usava come fermacarte. Ma per chi mi ha preso? Così, scocciato, me ne sono andato. Questa mattina, come ogni mattina, dopo aver bevuto il caffè alle macchinette dell’ufficio accanto con l’amica Pecora (ma questa è un’altra storia), sto un pò a farmi i cavoli miei. D’un tratto sento il rumore di un morso. Un profumo fresco, tutto trentino, si fa spazio nella stanza dell’ufficio. Butto l’occhio alle mie spalle e resto basito. Era li, semplice ed elegante, al centro di un pannello color verde cobalto.
La perfetta essenzialità del momento.
Io e lei, faccia a faccia, a fissarci per eterni attimi.
Mi faccio coraggio e sibilo un secco “Chi sei?”
Una voce femminile, dolce come il profumo che avevo sentito poco prima, sussurra:
“Apple Computer Company”, ma chiamami pure Apple.
Non so come spiegarvelo, ma io, banana, avevo appena perso la testa per una mela.